martedì 23 luglio 2013

Tre corpi

Il problema dei tre corpi (o, più in generale, degli n corpi), cioè la descrizione del moto di tre (risp. n) oggetti sottoposti alle leggi della meccanica classica, rappresentò una delle più importanti sfide della matematica ottocentesca. Un impulso decisivo al suo studio venne dato dal premio indetto dal re di Svezia e di Norvegia Oscar II nel 1889 in occasione del suo sessantesimo compleanno, con la supervisione del matematico Gösta Mittag-Leffler. Com'è noto, Henri Poincaré si aggiudicò tale premio con una soluzione parziale, la cui prima versione conteneva però un errore decisivo (Poincaré dovette accollarsi la spesa della ristampa del numero di Acta Mathematica in cui venne pubblicato il suo contributo). L'errore di Poincaré mise in rilievo l'estrema dipendenza delle soluzioni dalle condizioni iniziali, inaugurando di fatto lo studio di quella che oggi è nota come "teoria del caos".
Il premio indetto dal re di Svezia fa da sfondo al mystery The Three Body Problem (titolo dall'evidente doppio senso) di Catherine Shaw, nom de plume della matematica inglese Leila Schneps, il primo di una tetralogia dedicata al personaggio di Vanessa Duncan, maestrina inglese con l'hobby dell'investigazione. Nel corso del romanzo, scritto in prima persona sotto forma di lettere alla sorella (dallo stile un po' troppo  stucchevole) l'autrice fa abilmente giostrare la protagonista all'interno della comunità matematica di fine '800, tratteggiando con cura la psicologia dei protagonisti, con riferimenti che evidenziano un'accurata ricerca storica (i giochini di Lewis Carroll e gli articoli di Oscar Wilde, la difesa dell'assiomatica Euclidea da parte di Arthur Cayley). Fra i personaggi con cui la Shaw fa interagire la sua eroina si segnalano in particolare re Oscar II e Mittag-Leffler, i cui interventi si rivelano decisivi nella soluzione del mistero. 
Insomma, una lettura gradevole, adatta al periodo estivo, anche se non sempre plausibilissima (in particolare per quanto riguarda le scorribande di Vanessa attraverso l'Europa e il ruolo da deus ex machina del re di Svezia).  Tra l'altro, a quanto ne so, dei libri della Shaw (forse un po' troppo "di nicchia") non esiste una traduzione italiana.




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